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Tra i buoni propositi per il nuovo anno, sicuramente, ci auguriamo aumenti l’attenzione delle aziende e dei privati verso il principio “dell’usabilità” inerente prodotti web, eCommerce e così via… Quindi per incoraggiarli, noi di VitaminMarketing, mostreremo come effettuare “test di usabilità” a budget ridotto.

I Test di Usabilità verificano la facilità d’utilizzo di un prodotto software o di un sito web, attraverso lo studio dei flussi comportamentali delle persone mentre interagiscono con quest’ultimi.
Il numero ideale di utenti da analizzare è di quattro persone, questo permetterà di operare diversi round. L’ importanza di effettuare più “giri” non è trascurabile in quanto, risolti i problemi rilevati durante la prima tornata, gli utenti ne scopriranno altri, dal momento che non resteranno bloccati alle iniziali avvisaglie di disagio.
Sarebbe idoneo, inoltre, che i partecipanti al test rappresentassero al meglio il target di riferimento del prodotto stesso, così ottenendo feedback maggiormente pertinenti.
Per facilitare la ricerca di tali candidati potreste offrire un incentivo economico, il costo medio da sostenere per ogni singolo utente varia tra i 20 ed i 50 euro. Fate in modo che l’invito recapitato sia semplice e non scoraggi il ricevente. Inoltre, non abbiate timore di chiedere ad amici e parenti, spesso questa esperienza si rileva divertente e formativa.

Evitate di dare anticipazioni sul prodotto da testare! L’utente dovrà capire autonomamente di cosa si tratta.
Riguardo l’ambientazione, contrariamente a quanto avveniva nel passato, non è necessario avere un laboratorio dedicato per effettuare test di usabilità, vi basterà un ufficio o una sala conferenze con due sedie, un pc o un mac ed una connessione internet. Trovati i partecipanti e la location, armatevi di un supporto per annotare ciò che verrà fuori e partite con il test.

Dopo aver messo a proprio agio l’utente, spiegandogli che non è egli stesso sotto esame ma bensì il prodotto, osservate come si comporta autonomamente. Dopo questa prima fase generale, iniziate ad affidargli una serie di compiti-chiave a seconda del prodotto, come ad esempio” Scarica un libro di tuo interesse” oppure “Aggiungi una canzone alla tua playlist” e così via… In sintesi si tratta letteralmente chiedere al partecipante di compiere azioni specifiche, osservando con quanta efficacia egli le porterà a termine.

Concluso il test riorganizzate i dati ottenuti in un “report”, questo materiale sarà molto utile per rapportarvi con il resto dell’azienda e permettergli di apportare le correzioni necessarie. Durante il confronto aziendale, non cadete in errore rispondendo ad ogni problema con “l’aggiunta” di qualcosa, probabilmente la soluzione ideale è di eliminare il fattore che rende oscuro il corretto flusso comportamentale all’utente.

Adottate un criterio di valutazione equilibrato, cercando di capire quando vale la pena di intervenire e quando invece no. Se un utente imbocca un percorso sbagliato ma rapidamente riesce a risolvere il problema da solo, non è strettamente necessario apportare alcuna modifica.
Probabilmente qualunque cosa voi facciate, alcune persone sbaglieranno al primo colpo, ma tutti azzeccheranno il secondo.
Sarebbe opportuno effettuare test di usabilità periodici, cosa aspetti?

VitaminMarketing
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